Quelli della Restanza - Domenico Morano

Quelli della Restanza - Domenico Morano

Il rapporto con la propria terra e la storia di MCM Group in un'intervista de 'Il Quotidiano del Sud' a Domenico Morano - CEO di MCM Group

Orgogliosi del prefisso 0966 e dei nostri bancomat intelligenti

Quando ero bambino, la montagna appariva oscura e pericolosa, al limite la meta di una gita di Pasquetta o a Ferragosto. Era il posto dei sequestri e delle strade senza nome. Oggi scopro l'Aspromonte in mountain-bike, e anche i miei figli ne conoscono ogni angolo e ogni sentiero». Domenico Morano, ingegnere meccanico e Ceo di Mcm Group, racconta così un cambiamento

Il ritorno a Cittanova

Mio padre aveva una bottega di fabbro, assemblava macchine per la raccolta meccanizzata delle olive, con due/tre operai. Fu perseguitato dal racket e si ribellò. La nostra famiglia è stata sempre in prima fila nelle associazioni e nell'impegno sociale. Mia sorella Maria Teresa, architetta, è nel board della Fondazione "Trame". Anche per questo, a un certo punto della mia vita, sono tornato a Cittanova, nel nome di un nuovo progetto imprenditoriale, sano e rispettoso del territorio, proprio quando entrava in crisi il comparto delle macchine agricole. Prima, ho lavorato per grandi aziende e ho girato molto. Ho tre figli: il primo è nato a Genova, il secondo a Como, il terzo in Calabria

Che cosa fa la MCM?

Lavoriamo nel campo della sicurezza bancaria, parlo di hardware nel campo dei servizi selfservice, tipo il bancomat. Un percorso completo, cerchiamo di incrociare le idee del cliente con le nostre, prima di tutto dobbiamo conquistare la sua fiducia. Da Poste Italiane a Unicredit, grandi istituti usano i nostri prodotti. Ed è un momento lavorativo molto intenso

Perché?

I furti e gli attacchi ai bancomat sono 4-5 al giorno

Quali sono le macchine che rendono competitiva la MCM?

Prima di tutto i sistemi antiesplosivo, quelli che aprono e chiudono il canale delle banconote, il double-shutter che in gergo si chiama ghigliottina. E poi i piedistalli per il montaggio, la cassa continua, vari accessori per sistemi di pagamento. Cerchiamo di crescere nel campo dell'innovazione, adesso abbiamo un progetto ambizioso con Poste, la Security Mask Mobile

Lei ha studiato e lavorato anche a Genova. È importante per MCM avere vicino un porto efficiente come quello di Gioia Tauro?

In questo periodo le merci ei materiali viaggiano da e per MCM su gomma. Negli anni passati, abbiamo utilizzato il porto quando delegammo una parte del lavoro in Cina, in una fase di grande produzione. Arrivava un container al mese, e lo scalo vicino era un innegabile vantaggio

Come mai avete una sede a Garlasco, in Lombardia? Mi viene un sospetto

Perché qui in Calabria siamo lontani dal mondo, mancano in- frastrutture e anche le strade sono così così. Perché certe volte c'è bisogno di incontrare i clienti intorno al baricentro dell'eco- nomia, che è indubbiamente Milano

Glielo chiedevo perché ci sono aziende che evitano di citare la sede sociale in Calabria perché hanno paura dei preconcetti

No (ride), la nostra storia antiracket parla per noi. E noi siamo ancorati al nostro territorio, il nostro prefisso è 0966, e con la Piana ci vogliamo identificare. Certo, non nego che esista il preconcetto, c'è qualche cliente che ce lo chiede: ma perché non vi spostate?

In effetti non avete vissuto solo momenti entusiasmanti. Immagino la sofferenza e la paura

La mia famiglia ha visto il buio e la luce, la violenza e gli estorsori in carcere. Ci sono tante esperienze nel Reggino che tengono il profilo basso, il risultato è che magari qualche azienda avrebbe bisogno dei nostri servizi ma non ci conosce. E a proposito di servizi, c'è un problema che mi fa letteralmente urlare

Quale?

La connessione scarsa, quelli che parlano di Industria 4.0 stanno sulle nuvole. Un problema che non interessa a nessuno, le amministrazioni non se ne sono mai occupate, non hanno sbattuto i pugni sul tavolo. Pensi alle potenzialità inespresse, agli affari che rischiano di saltare. Certe volte la playstation a casa funziona meglio...

Vorrebbe vedere i suoi figli fuori o qui?

Due su tre sono partiti e tornati, il terzo non si è mai mosso. Un percorso intenso, e diverso dal mio, che sono scappato. Lavorano tutti in azienda: Davide al marketing, Jacopo a una rilevante commessa, Giulio sul tornio. Anche questo è un gesto d'amore e di riconoscenza per la nostra Piana, per politica aziendale misuriamo e valutiamo anche il nostro impatto ambientale. E poi che si tratti di un piccolo sostegno a gruppi sportivi o il Premio dedicato a Lea Garofalo, noi ci siamo sempre, generazione dopo generazione. Non si chiama anche questo Dna?

Di Giuseppe Smorto